giovedì 1 marzo 2012

Midnight in Paris: Oscar miglior sceneggiatura originale


"Siamo dei nani sulle spalle dei giganti". Potrebbe essere questa la frase migliore per descrivere il capolavoro di Woody Allen "Midnight in Paris". La frase, generalmente attribuita a Newton, fu pronunciata in realtà per la prima volta da Bernardo di Chartres, filosofo francese del XII secolo. Secondo la sua teoria, noi siamo come nani che siedono sulle spalle dei giganti, ed in questo modo possiamo vedere molto più in là in quanto sollevati e innalzati dalla loro grandezza. In pratica, oggi non saremmo quello che siamo se non ci avessero preceduto popoli, culture e tradizioni. 

Il personaggio di Gil, interpretato da un sorprendentemente bravo Owen Wilson, sembra condividere in pieno questo pensiero. Sceneggiatore di successo ad Hollywood, Gil desidera dedicarsi alla letteratura e trasferirsi definitivamente a Parigi, dove si trova con la futura moglie Inez per incontrare i suoceri. L' amore per la città, l'arte, la musica e la cultura che si respirano passeggiando per le sue strade, lo rapiscono. Letteralmente. Infatti, una sera, dopo una sbornia, Gil si ritrova solo a vagare per le strade della città. Si siede sui gradini di una chiesa, ed allo scoccare della mezzanotte la Parigi diventa magica. Un' auto degli anni venti si ferma davanti a lui ed i passeggeri lo invitano a unirsi a loro. Inizia così un meraviglioso viaggio nella Parigi degli anni '20, periodo da lui idolatrato. E durante questa sua avventura, incontrerà i personaggi che lo hanno maggiormente ispirato nella sua vita: Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald in compagnia di Zelda, Gertrude Stein, Salvador Dalí, Pablo Picasso, Henri Matisse, Thomas Stearns Eliot, Luis Buñuel, il torero Juan Belmonte, Man Ray, Cole Porter. Insomma, il sogno di ogni scrittore e artista del mondo. 


Ogni sera, alla stessa ora, Gil si immerge in questo mondo, vivendo le esperienze più profonde della sua vita ed interrogandosi sul senso delle scelte compiute fino a quel momento. E mentre vive il suo sogno di felicità, ben lontano da una vita matrimoniale sciatta vissuta in una California arida, vede maturare i suoi sentimenti per Adriana, compagna di Picasso ed in passato dell'italiano Modigliani, interpretata dalla meravigliosa Marion Cotillard. In sua compagnia, vivrà un illuminante viaggio nella Parigi della Belle Epoqué, periodo da lei considerato come la vera età dell'oro della città. Così, immersi nell'atmosfera del Maxim's incontrano Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Gauguin e Edgar Degas, che invece rimpiangono il Rinascimento. Questo viaggio farà capire a Gil di quanto sia inutile vivere nel ricordo di un passato felice. L'importante, è vivere il proprio tempo senza rimpianti. Così, lasciata finalmente la sua fidanzata Inez, passeggiando per le strade della città, incontra una ragazza conosciuta al mercato delle pulci. Con lei, finalmente, può passeggiare in compagnia sotto la pioggia per le strade di Parigi. La città che ama. Nel suo presente.


Un film da vedere, rivedere, da amare. Anche per chi non ama Woody Allen.

francesco ambrosino

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