mercoledì 18 gennaio 2012

Recensione Il tredicesimo apostolo



Finalmente una nuova serie televisiva di qualità prodotta nel nostro paese. Dopo gli ottimi "Romanzo Criminale" e "Boris", arriva su Canale 5 la serie televisiva "Il Tredicesimo Apostolo - Il Prescelto". Prodotta dalla Taodue di Pietro Valsecchi (autore del soggetto di serie, nda), la serie narra le vicende del sacerdote/professore Gabriel Antinori, interpretato da un sempre impeccabile Claudio Gioè, che indaga sul confine tra scienza, fenomeni paranormali e fede. 
Nelle sue avventure è affiancato dalla psicologa Claudia Munari, interpretata da Claudia Pandolfi. 
La serie è un pò un mix tra la letteratura stile Dan Brown e i film sull'esoterismo. Penso in particolare a Stigmate, film del 1999 nel quale Gabriel Byrne (guarda caso lo stesso nome del nostro protagonista) è un sacerdote/scienziato che segue il caso di una giovane donna, interpretata da Patricia Arquette, che ha ricevuto i segni della passione di Cristo.
I primi quattro episodi andati in onda (al momento della redazione del pezzo, nda) risultano ben riusciti, con un cast di valore e una regia molto curata. Punto forte della serie è sicuramente la scrittura, puntuale e raramente ridondante. I casi trattati riescono ad appassionare lo spettatore, grazie ad un dosaggio della suspense e dei colpi di scena molto efficace. 
Come ogni prodotto televisivo di prima fascia, però, presenta anche dei difetti. Penso in particolare all'utilizzo di scene durante le quali i due protagonisti fanno il punto della situazione, come a voler chiarire un po' le idee allo spettatore. Inoltre, in alcuni dialoghi tra Gabriel e Claudia  i due attori risultano un po' statici, legnosi, con movimenti di macchina e inquadrature che non conferiscono ritmo alla scena.
Nonostante tutto, comunque Il Tredicesimo Apostolo - Il prescelto può essere considerato un ottimo prodotto. Una ventata di aria nuova sul palinsesto, ormai piatto, delle tv generaliste italiane.

Francesco Ambrosino

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