Nell'episodio 11 della quarta stagione di Fringe finalmente l'obiettivo è puntato su Astrid, l'assistente di Walter Bishop. Nel corso delle quattro stagioni della serie abbiamo imparato a conoscere sempre meglio tutti i personaggi principali. Tutti tranne Astrid.
L'episodio in questione si intitola "Making Angels" e racconta di un uomo che uccide, con una speciale tossina, persone alle quali il futuro riserva dolore e morte. Così facendo, li libera dalla sofferenza. O almeno queste sono le sue intenzioni. Ma non è tanto il suo modus operandi ad essere interessante, quanto la sua capacità di vedere simultaneamente passato-presente-futuro. Proprio come gli Osservatori. Non è un veggente, né un sensitivo. E' un matematico. E il suo dono è frutto di una equazione.
Ma ritorniamo all'aspetto più interessante dell'episodio. Astrid riceve la visita inaspettata di una persona...se stessa. L'altra se. Quella Astrid capace, nell'universo parallelo, di analizzare cifre, statistiche e percentuali come se fosse la cosa più semplice del mondo. Per riportarla a "casa" la sua divisione Fringe invia Olivia. L'altra Olivia. Sembra ingarbugliato, ma per chi segue la serie è tutto più chiaro. Scopriamo che l'altra Astrid ha attraversato il portale in seguito alla morte del padre, per poter chiedere all'altra sé del rapporto con il suo. Il confronto tra le due Astrid è molto interessante, a tratti commovente, e ci consente di conoscere un po' meglio questo personaggio. Un bel personaggio, pieno di sfaccettature e, ora, di un passato, di un presente, di relazioni...insomma di una vita.
francesco ambrosino
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