Il direttore e Garrett Stillman |
Gli episodi 12 e 13 mettono fine alla prima stagione di Alcatraz, serie che non fatico ad inserire tra le migliori degli ultimi anni. Come in ogni prodotto seriale di qualità, il finale di stagione porta con sé risposte e nuove domande. Finalmente scopriamo cosa è successo davvero ai detenuti ed il perché dell'utilizzo della'argento colloidale nel sangue (idea geniale, nda). E otteniamo un paio di conferme: la prima, è che dietro a tutto c'è il direttore; la seconda, è che Tommy Madsen è parte integrante del progetto. Il perché, ovviamente, lo si può immaginare. O forse intuire.
Harlan Simmons |
Ma scopriamo anche che il direttore ha mosso altre due pedine importanti: un ex prigioniero, Harlan Simmons, liberato per buona condotta, con la complicità di Garrett Stillman, e diventato un grande magnate della finanza; e uno scienziato, capace di rendere possibile il piano del direttore.
Ma quello che inizia ad Alcatraz, finisce ad Alcatraz. E più precisamente nei sotterranei, nella stanza segreta del direttore, da aprire con le chiavi ritrovate da Hauser e una terza chiave, da recuperare.
Rebecca e Tommy Madsen |
La stessa chiave che Stillman ruba a Simmons per consegnarla a Tommy Madsen. E non sarà così facile, a causa di Ghost, Joseph Limerick che si impossessa della chiave e si rinchiude in un ospedale psichiatrico di proprietà di Simmons.
Arriva così il momento della resa dei conti, tra Rebecca e Madsen. Ma non c'è un happy ending ad attenderci. Intanto, Hauser, recuperata la chiave, apre finalmente la porta segreta e vi troverà una mappa degli USA con la posizione dei prigionieri. E non si trovano solo a San Francisco. Il raggio d'azione si allarga. Nella stanza Hauser e Lucy trovano anche una interessante sorpresa.
Rebecca |
E finisce così la prima serie di Alcatraz, con interrogativi nuovi, scenari interessanti ed enormi potenzialità. Speriamo di poter vedere nuovi episodi, per non rimanere con l'immagine di Rebecca stesa sul letto d'ospedale mentre i medici la dichiarano morta. Adesso, non ci resta che aspettare.
Nessun commento:
Posta un commento