lunedì 19 marzo 2012

Knockout - Resa Dei Conti: Steven, perché lo hai fatto?


Prima di recensire questo film devo fare una premessa: Steven Soderbergh è il mio regista preferito. Di conseguenza, mi aspetto sempre molto da lui, e devo dire che non mi ha mai deluso. Ha realizzato film meravigliosi, ma nel suo ultimo lavoro, Knockout - Resa dei conti, ho potuto apprezzare solo la maestria con la quale lo ha diretto. Infatti, nonostante la trama consentisse la realizzazione di scene dall'elevato potenziale pirotecnico, lui ha scelto una regia più asciutta, senza fronzoli, moderna. In effetti, le scene di lotta non contengono evoluzioni stile Matrix, ma solo le sane e vecchie scazzottate. Combattimenti violenti, nei quali però si finisce per morire senza, incredibilmente, perdere una sola goccia di sangue. A metà strada tra 007 e Kill Bill, il film racconta le vicende di Mallory Kane, agente segreto tradito in cerca di vendetta.

Apprezzabile, e azzeccata, la scelta della protagonista, Gina Carano, campionessa di Muay Thai e di Arti Marziali Miste, alla sua prima prova da attrice. Nonostante la mancanza di esperienze precedenti di recitazioni, Gina riesce a conferire autenticità al personaggio, soprattutto, come ci si aspetta, nelle scene di lotta. 
Knockout è un film che lascia indifferenti, che vedi e dimentichi nel giro di pochi giorni. Ed è un peccato, se pensi che dietro alla macchina da presa c'è lo stesso regista di Sesso, Bugie & Videotape, Traffic, Erin Brockovich, la saga di Ocean's, Solaris e tanti altri capolavori. Un regista capace di attraversare i generi sempre con efficacia, di passare da Mega Produzioni Hollywoodiane a piccoli film indipendenti con attori non professionisti(vedi Bubble, nda). Insomma, Knockout è uno di quei film che, tra qualche anno, nessuno citerà mai nella filmografia di questo grande regista.

P.S.: perché Banderas e Douglas non sono doppiati da Pannofino e Giannini? Questo è un altro elemento negativo del film.


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