giovedì 5 aprile 2012

The River 1x06: Doctor Emmet Cole

Dimenticate il pessimo episodio della scorsa settimana, con la nave fantasma e le scene strappalacrime, e godetevi la sesta puntata, interamente incentrata sul Dottor Emmet Cole. L'equipaggio della Magus, sfruttando le informazioni ottenute dal padre di Lena, raggiunge le cascate alle quali era diretto Cole. Lì trovano uno zaino contente telecamere e altri strumenti di emergenza, ma soprattutto le registrazioni di quei giorni, assolutamente inedite. 

Come sappiamo, la serie è girata in stile mokumentary, quindi quello che ci viene mostrato sono le riprese effettuate durante la missione. Adesso, però, non siamo solo noi da casa ad essere spettatori, ma anche loro. Riunitisi nella sala registrazione, i membri dell'equipaggio della nave iniziano a vedere le cassette rinvenute nello zaino, scoprendo finalmente qualcosa di utile. 
Ho apprezzato molto questa scelta stilistica, perché crea una maggiore empatia con i personaggi, che si ritrovano nella nostra stessa condizione. 

Inoltre, devo dire che era anche arrivato il momento di dare maggiore spazio al personaggio di Emmet, probabilmente l'unico veramente interessante di tutta la serie. 
Dopo aver litigato con il padre di Lena (che per quasi tutto l'episodio non fa altro che piangere, nda) abbandona la nave, e parte per quella che, presumibilmente, è stata la sua ultima escursione, alla ricerca della fonte che ormai lo ossessiona, in compagnia di due cameraman.

Dopo la morte del primo e la fuga della seconda, Emmet rimane solo, con il suo cane, senza cibo né kit di sopravvivenza. Ma non si arrende. Continua nel suo viaggio, fino a quando, ormai allo stremo delle forze e con una caviglia rotta, sviene. La telecamera accesa riprende quello che succede dopo. Alcuni indigeni lo catturano, lo curano e, alla fine, lo lasciano all'esterno di quella che sembra una specie di base, un avamposto, che i nostri protagonisti troveranno vuoto e abbandonato. 


Un episodio molto bello, nel quale gli autori mostrano finalmente la natura di un personaggio che, nonostante rappresenti il fulcro dell'intera storia, non è mai stato raccontato, se non attraverso spezzoni di filmati o flashback. 
Certo, risulta strano farlo proprio ora, a due puntate dalla fine della stagione, impedendo allo spettatore di creare una connessione. 
Con ogni probabilità non ci sarà una seconda stagione, quindi spero davvero che gli ultimi due episodi valgano il tempo che gli ho, fin qui, dedicato. Staremo a vedere.

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