Con l'episodio numero 8 intitolato "Row Row Row your boat" finisce la prima stagione di The River e lo fa nel peggiore dei modi; mentre lo scorso episodio sembrava tratto da Resident Evil e Silent Hill, quest'ultimo è una semplice variazione sul tema de "L'esorcista". Lincoln viene ucciso da un colpo di pistola destinato al padre sparato da un membro dell'equipaggio e Jahel, con una seduta spiritica, chiede l'intervento della Bouina per farlo tornare in vita. Ovviamente funziona, ma con i soliti effetti collaterali indesiderati. Impossessato, Lincoln ucciderà Jason, colpevole di averlo sparato.
Una volta compreso quello che sta succedendo a suo figlio, Emmet cerca in tutti i modi di salvarlo, sfruttando le solite banalità del "parlaconluinonconildemone" che fanno tanto b-movie. Al di là della bruttezza dell'episodio in sé, la stagione finisce lasciando praticamente tutti gli interrogativi inevasi: cosa è successo a Emmet? Cos'è la fonte? Qual'è il ruolo di Lena? Perché Kurt doveva ammazzare Emmet? Ma ne produce anche degli altri: Cosa ce ne frega di sapere che A.J è gay? A cosa serve la relazione tra Clark e Tess se non viene per niente sviluppata? Perché Jahel non si fa mai i fatti suoi? Ma l'interrogativo più importante è il seguente: "Perché ho visto questa serie?"
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